Nella stesura dell'itinerario per Venezia, l'attrazione che la gente mette al primo posto è quasi sempre la Basilica di San Marco, una cattedrale bizantina straordinaria che si trova in Piazza San Marco. I mosaici bizantini dorati che ornano la cattedrale le hanno valso il titolo di "Chiesa d'Oro": questi mosaici decorano non solo l'ingresso principale della chiesa, ma anche l'interno delle cinque cupole della basilica. Questa colossale struttura fu costruita nel IX secolo per ospitare i resti del patrono di Venezia. Prima di diventare ufficialmente una cattedrale nel 1807, la struttura era utilizzata come cappella di Palazzo Ducale. La Basilica di San Marco è oggi considerata una delle più iconiche attrazioni turistiche italiane.
Storia della Basilica di San Marco a Venezia
La storia della Basilica di San Marco è tutto fuorché noiosa. Le reliquie di San Marco, che ora riposano protette all'interno della basilica, furono contrabbandate da Alessandria d'Egitto e portate in Italia dai mercanti veneziani nell'anno 828. Con un tocco di genio che sembra uscito dall'Iliade, questi eroici mercanti nascosero i resti in un barile di grasso di maiale. Questo furto fu effettuato come ritorsione alle minacce del governatore arabo di Alessandria che voleva distruggere il santuario di San Marco per usarne i marmi. Come previsto dal piano, ai funzionari della dogana non passò nemmeno per la mente di ispezionare il barile, poiché la carne di maiale era già a quei tempi particolarmente detestata dagli arabi.
La basilica iniziale, costruita all'interno del complesso di Palazzo Ducale, fu incendiata nel 928 durante una rivolta contro il doge Pietro Candiano IV. L'attuale struttura fu consacrata nel 1071. Il magnifico lavoro degli architetti sia bizantini che italiani è evidente quando si posano gli occhi sulla cattedrale, e la sua imponenza è accentuata dai famosi quattro cavalli di bronzo e dalla Madonna Nicopeia, un'opera portata a Venezia da Costantinopoli durante la quarta crociata (1204).